Quante volte scorgendo un graffio sul vostro i-phone o sull’ i-pad avrete versato lacrime amare e quante volte avreste preferito ferirvi voi stessi piuttosto che vedere rovinati questi nostri tecnologici alleati?
Beh dall’America è stato trovata una soluzione.
Scienziati stanno lavorano per creare una plastica particolare.
Diversa ed unica perchè simile e progettata sulla base della rigenerazione.
Sì, una plastica con molecole simili a quelle della nostra pelle che sarebbe in grado di sanguinare e di auto ripararsi semplicemente con l’esposizione al sole.
Una scoperta davvero sensazionale che potrebbe essere riversa in pò in tutti i campi, dall’ospedaliero al settore automobilistico, all’arredamento e alle protesi insomma vastissima sarebbe la sua applicazione.
Il nuovo materiale sarebbe formato da piccoli legami molecolari detti “ponti” che legano le catene di polimeri che la compongono. Quando la plastica si lesiona, i ponti si rompono e cambiano non solo forma, ma anche colore, indicando con una macchia rossa la zona danneggiata.
A quel punto basta esporre l’oggetto alla luce, naturale o artificiale, perché il pH e la temperatura si modifichino, innestando il processo di autoriparazione del ponte.
Un processo che non si limita nel tempo ma che può verificarsi all’infinito.
Che ve ne pare ?
Io ne sarei entusiasta.
Cavoli, sono troppo ingegnosi, ogni giorno se ne inventano utili, ma questa secondo me e una cosa davvero utile!
L’ho sempre detto che gli americano stanno un passo avanti a noi..sarebbe davvero fantastico e anch’io come te ne sarei davevro entusiasta…hanno già inziato a lavorarci?????
Si e spero che arrivi presto anche da noi … sarebbe grandioso 😉
Un’invenzione che sa dell’incredibile, beh! anch’io sarei ben contenta di poter utilizzare questo materiale…. fantastico 😀
Da te trovo sempre delle belle novità grazie della info
MI AUGURO CHE QUESTE INNOVAZIONI POSSANO SERVIRE SOPRATTUTTO NELLA RICERCA MEDICA, SONO RISULTATI DAVVERO INNOVATIVI
che forteeee…fa un pò impressione eh…se si tinge di rosso tipo sangue…ma deve essere fantastico…quando vuole dove non arriva la mente umana.
caspita questa si che sarebbe una bella innovazione e soprattutto un aiuto all’ambiente. Chissà se riusciremo a vederla!