Asilo nido in una casa di riposo.

asilo-in-casa-di-riposoLe interazioni positive tra bimbi e anziani, grazie  all’attivazione di un asilo nido in una casa di riposo.

Nei ultimi decenni, le famiglie stanno mutando.

Si fanno meno figli, ci sono meno giovani, al contrario prosperano gli anziani che vengono considerati sempre più, un peso dalla società.

Sembra quasi, che gli anziani siano tali a prescindere. Ma basta riflettere un attimo per capire che  loro sono stati come noi e anche noi un giorno saremo come loro

Al giorno d’oggi le persone anziane, sono quasi sempre emarginate. Non lavorano più, sono spesso considerati incapaci di svolgere qualsiasi attività e vengono “abbandonati” in qualche casa di riposo.

Non conducono di certo una vita facile.  Probabilmente vorrebbero solo sentirsi ancora utili, magari avere compagnia e raccontare il proprio vissuto attraverso aneddoti e particolari.

In un tempo non troppo lontano, i nonni aiutavano la famiglia crescendo i nipoti. Oggi questo è sempre più difficile.

Grazie a tutte queste riflessioni è stato sviluppato in una classe di Seattle un progetto particolare: è stato installato un asilo nido in una casa di riposo.  

L’Intergenerational Learning Center, la scuola materna di Providence Mount Saint Vincent collocata all’interno di una casa di riposo dove vivono più di 400 anziani.

Dal pranzo alle lezioni di musica, dalla danza alla merenda, tutto è studiato per coinvolgere entrambe le generazioni. I bambini imparano a interagire con anziani con diversi gradi di problematiche e gli anziani si sentono di nuovo utili.

Le interazioni sono state così positive che la regista americana Evan Briggs ha deciso di realizzare un documentario: Present perfect, una pellicola piena di tenerezza, di commozione, ma anche di spunti pedagogici. «Abbiamo notato una vera e propria trasformazione degli anziani con la presenza dei bambini», ha spiegato Briggs. «Prima dell’arrivo dei piccoli, gli ospiti della casa di riposo sembravano mezzi addormentati. Era uno spettacolo deprimente. Non appena sono arrivati i bimbi hanno ricominciato a vivere».

Qui il video emozionante.

Un progetto pilota che potrebbe essere ricreato anche in altri paesi del mondo. Speriamo  presto 😉

Fonte (sociale. corriere.it)

 

 

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